Davide nacque a Betlemme, figlio minore di Iesse della tribù di Giuda. Il profeta Samuele, dopo aver revocato la nomina di Saul a re, unse segretamente Davide come successore di Saul. Davide ottenne grande popolarità uccidendo in combattimento il gigante filisteo Golia (1 Samuele 17:49), anche se un’altra fonte biblica attribuisce questa impresa a un certo Elhanan (2 Samuele 21:19). Abile arpista, Davide fu portato alla corte reale per distrarre Saul con la musica e alleviare la depressione a cui Saul aveva ceduto sotto lo sforzo delle sue responsabilità. A corte Davide si conquistò l’amicizia eterna del principe ereditario, Gionata, di cui sposò la sorella Michal.
Dopo che la gelosia di Saul aveva costretto Davide a fuggire per salvarsi, egli ebbe due occasioni per uccidere il re ma lo risparmiò magnanimamente. Saul alla fine incontrò la sua fine a Gilboa, insieme a tre dei suoi figli, tra cui Gionata. Dopo un periodo di lutto, Davide si recò a Hebron, dove fu scelto come re dagli anziani di Giuda. Il generale di Saul, Abner, tuttavia, proclamò Ishbaal (Ishbosheth), un figlio sopravvissuto del re morto, come sovrano. Nella guerra civile che ne seguì, Ishbaal e Abner furono uccisi. La loro morte rimosse gli ultimi ostacoli dal cammino di Davide verso il trono, e verso il 1010 a.C. egli fu incoronato re di tutti gli Israeliti.
Dopo numerose battaglie Davide liberò Israele dal giogo dei Filistei e inaugurò un’epoca d’oro per il suo popolo. Catturò Gerusalemme e ne fece la sua capitale per la sua posizione militare strategica e per la sua posizione fuori dai confini di qualsiasi tribù. Pose l’Arca dell’Alleanza in una tenda vicino alla sua residenza, rendendo così Gerusalemme il centro religioso, oltre che nazionale, di tutto Israele e preparando la strada per il suo figlio e successore, Salomone, per erigervi il Santo Tempio.
David espanse il suo regno fino alla Fenicia a ovest, il Deserto Arabico a est, il fiume Oronte a nord e Etzion Geber (Elath) a sud. Ma i problemi di politica interna sorpresero Davide. Suo figlio Absalom guidò una ribellione che fu infine soppressa quando Joab, il generale di Davide, lo uccise, sebbene il re avesse ordinato di risparmiarlo. Davide dovette anche sedare una rivolta della tribù di Saul, i Beniaminiti.
La Bibbia idealizza Davide come guerriero, uomo di stato, amico leale e poeta di talento, ma non manca di menzionare i suoi difetti e le sue cadute morali. Una volta Davide complottò insensatamente la morte in battaglia di uno dei suoi ufficiali, Uria l’ittita, in modo da poter sposare la bella moglie di Uria, Betsabea. Per questo fu denunciato dal profeta Nathan e, riconoscendo di aver commesso un grande errore morale, il re digiunò e pregò in segno di pentimento.
La tradizione ebraica attribuisce a Davide la paternità del Libro dei Salmi e si riferisce a lui come il “dolce cantore di Israele”. Anche il Messia doveva nascere dal “ceppo di Iesse” (Isaia 9:5, 11:10), e infatti il Nuovo Testamento parla di Gesù come un discendente della casa di Davide (Matteo 1:16). La tomba di Davide, tradizionalmente ipotizzata sul Monte Sion, è diventata un venerato luogo di pellegrinaggio.