Lavoro con i bachi da seta
Nel 1862 Pasteur fu eletto all’Académie des Sciences, e l’anno seguente fu nominato professore di geologia, fisica e chimica all’École des Beaux-Arts. Poco dopo, Pasteur rivolse la sua attenzione alla crisi del baco da seta in Francia. A metà del 19° secolo, una misteriosa malattia aveva attaccato i vivai francesi di bachi da seta. Le uova di baco da seta non potevano più essere prodotte in Francia, e non potevano essere importate da altri paesi, poiché la malattia si era diffusa in tutta Europa e aveva invaso la regione del Caucaso dell’Eurasia, così come la Cina e il Giappone. Nel 1865 l’industria del baco da seta era quasi completamente rovinata in Francia e, in misura minore, nel resto dell’Europa occidentale. Pasteur non sapeva praticamente nulla di bachi da seta, ma, su richiesta del suo ex mentore Dumas, Pasteur si fece carico del problema, accettando la sfida e cogliendo l’opportunità di imparare di più sulle malattie infettive. Ben presto divenne un esperto allevatore di bachi da seta e identificò gli organismi che causavano la malattia del baco da seta. Dopo cinque anni di ricerca, riuscì a salvare l’industria della seta attraverso un metodo che permetteva di conservare le uova di baco da seta sane e prevenire la loro contaminazione da parte degli organismi che causavano la malattia. Nel giro di un paio d’anni, questo metodo fu riconosciuto in tutta Europa; è usato ancora oggi nei paesi produttori di seta.
Nel 1867 Pasteur si dimise dalle sue funzioni amministrative presso l’École Normale Supérieure e fu nominato professore di chimica alla Sorbona, un’università di Parigi. Anche se fu parzialmente paralizzato (emiplegia sinistra) nel 1868, continuò le sue ricerche. Per Pasteur, lo studio dei bachi da seta costituì un’iniziazione al problema delle malattie infettive, e fu allora che divenne consapevole della complessità dei processi infettivi. Abituato com’era alla costanza e alla precisione delle procedure di laboratorio, era perplesso dalla variabilità della vita animale, che era arrivato a riconoscere attraverso la sua osservazione che i singoli bachi da seta differivano nella loro risposta alla malattia a seconda dei fattori fisiologici e ambientali. Indagando su questi problemi, Pasteur sviluppò alcune pratiche di epidemiologia che gli servirono bene alcuni anni dopo quando si occupò di malattie animali e umane.