Osso falange

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Le falangi in una mano umana

Le falangi sono le ossa che compongono le dita della mano e le dita del piede. Ci sono 56 falangi nel corpo umano, con quattordici su ogni mano e piede. Tre falangi sono presenti su ogni dito e dito del piede, ad eccezione del pollice e dell’alluce, che ne possiedono solo due. Le falangi medie e lontane del quarto e quinto dito del piede sono spesso fuse insieme (simpalangismo). Le falangi della mano sono comunemente note come ossa delle dita. Le falangi del piede differiscono da quelle della mano in quanto sono spesso più corte e più compresse, specialmente nelle falangi prossimali, quelle più vicine al tronco.

Una falange è nominata a seconda che sia prossimale, media o distale e il suo dito o dito associato. Le falangi prossimali sono quelle che sono più vicine alla mano o al piede. Nella mano, le estremità prominenti e nodose delle falangi sono note come nocche. Le falangi prossimali si uniscono ai metacarpi della mano o ai metatarsi del piede nell’articolazione metacarpo-falangea o metatarso-falangea. La falange intermedia non è solo intermedia nella posizione, ma di solito anche nelle dimensioni. Il pollice e l’alluce non possiedono una falange intermedia. Le falangi distali sono le ossa sulla punta delle dita delle mani o dei piedi. Le falangi prossimali, intermedie e distali si articolano tra loro attraverso le articolazioni interfalangee.:708-711:708-711

Anatomia osseaModifica

Ogni falange è composta da una parte centrale, chiamata corpo, e due estremità.

  • Il corpo è piatto su entrambi i lati, concavo sulla superficie palmare e convesso sulla superficie dorsale. I suoi lati sono segnati da zone ruvide che danno attacco a guaine fibrose di tendini flessori. Si assottiglia dall’alto verso il basso.
  • Le estremità prossimali delle ossa della prima fila presentano superfici articolari ovali, concave, più larghe da un lato all’altro che da davanti a dietro. L’estremità prossimale di ciascuna delle ossa della seconda e terza fila presenta una doppia concavità separata da una cresta mediana.
  • Le estremità distali sono più piccole di quelle prossimali, e ciascuna termina con due condili (nocche) separati da un solco poco profondo; la superficie articolare si estende di più sul palmo che sulla superficie dorsale, una condizione più marcata nelle ossa della prima fila.

Nel piede, le falangi prossimali hanno un corpo compresso da lato a lato, convesso sopra e concavo sotto. La base è concava, e la testa presenta una superficie trocleare per l’articolazione con la seconda falange. Le mediane sono notevolmente piccole e corte, ma piuttosto più larghe delle prossimali. Le falangi distali, rispetto alle falangi distali del dito, sono più piccole e sono appiattite dall’alto verso il basso; ciascuna presenta un’ampia base per l’articolazione con l’osso corrispondente della seconda fila, e un’estremità distale espansa per il sostegno dell’unghia e dell’estremità del dito.

Falange distaleModifica

Nella mano, le falangi distali sono piatte sulla loro superficie palmare, piccole, e con una superficie ruvida ed elevata a ferro di cavallo sulla superficie palmare, che sostiene la polpa del dito.:6b. 3. Le falangi della mano Le espansioni piatte e larghe che si trovano sulle punte delle falangi distali sono chiamate ciuffi apicali. Sostengono i cuscinetti delle dita e le unghie. La falange del pollice ha un’inserzione pronunciata per il flessore pollicis longus (asimmetrica verso il lato radiale), una fossa unguale e una coppia di spine unguali disuguali (l’ulnare è più prominente). Questa asimmetria è necessaria per garantire che la polpa del pollice sia sempre rivolta verso le polpe delle altre dita, una configurazione osteologica che fornisce la massima superficie di contatto con gli oggetti trattenuti.

Nel piede, le falangi distali sono piatte sulla loro superficie dorsale. È più grande prossimalmente e si assottiglia verso l’estremità distale. La parte prossimale della falange presenta una base larga per l’articolazione con la falange media, e un’estremità distale espansa per il sostegno dell’unghia e dell’estremità dell’alluce.:6b. 3. Le falangi del piede La falange termina con un cappuccio ruvido a forma di mezzaluna dell’epifisi ossea – il ciuffo apicale (o tuberosità/processo ungueale) che copre una porzione maggiore della falange sul lato volare che sul lato dorsale. Due spine ungueali laterali sporgono prossimalmente dal ciuffo apicale. Vicino alla base dell’asta ci sono due tubercoli laterali. Tra questi una cresta a forma di V che si estende prossimalmente serve per l’inserzione del flessore pollicis longus. Un’altra cresta alla base serve per l’inserzione dell’aponeurosi estensoria. L’inserzione del flessore è fiancheggiata da due fosse – la fossa unguale distalmente e la fossa prossimopalmare prossimalmente.

SviluppoModifica

Il numero di falangi negli animali è spesso espresso come una “formula falangea” che indica il numero di falangi nelle cifre, a partire dalla più interna mediale o prossimale. Per esempio, gli esseri umani hanno una formula 2-3-3-3-3 per la mano, il che significa che il pollice ha due falangi, mentre le altre dita ne hanno tre ciascuna.

Nelle falangi distali della mano i centri dei corpi appaiono alle estremità distali delle falangi, invece che al centro dei corpi, come nelle altre falangi. Inoltre, di tutte le ossa della mano, le falangi distali sono le prime ad ossificare.:6b. 3. Le falangi della mano

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