- Il 31 dicembre, 1969
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Ixchel, dea dell’amore
La dea Maya Ixchel, conosciuta come Ixchebelyax, Ix e Ix Hunic Hunieta, era associata agli aspetti di fertilità, salute, acqua e vegetazione. Era considerata l’inventrice della pittura e della tessitura.
Le caratteristiche della luna rappresentavano questa divinità, sia giovane che vecchia, arriva alla morte con la Luna Nuova; questo dimostra il pensiero ciclico della cultura Maya.
Ci sono diverse leggende intorno alla dea Ixchel, la più conosciuta è questa: molto tempo fa, c’era una bella principessa di nome Ixchel. Un giorno, un guerriero venne a rendere omaggio alla sua famiglia e quando la vide, si innamorò profondamente di lei. Gli abitanti del villaggio gli dissero che un altro guerriero aveva cercato di stare con lei. Itzamná cercò questo guerriero per combattere contro di lui, e così fece.
Itzamná decise di combattere per il suo bellissimo amore, ma, al combattimento, il suo avversario lo colpì alla schiena lasciandolo morto. Ixtap, la sorella di Ixchel, maledisse il guerriero facendolo sparire senza lasciare traccia.
Intanto Ixchel, per dimostrare il vero amore per Itzamná, raccomandò la sua anima alla sorella e si uccise. Da quel momento, Ixtap fu chiamata come la dea del suicidio. Le anime di Ixchel e Itzamná raggiunsero il cielo, e come segno del grande amore tra loro, Itzamná divenne il Sole e Ixchel la Luna.
La leggenda dice che ogni anima innamorata che muore d’amore diventa una stella e l’amore si riflette nella sua luminosità.