La Cerimonia della Circoncisione

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Il Comandamento

Dio comandò al popolo ebraico (Levitico 12:2), “Nell’ottavo giorno, la carne del suo prepuzio sarà circoncisa”. L’atto della circoncisione, che segna il completamento del corpo, è un atto umano. Questo ci insegna che la nostra perfezione spirituale, emotiva, morale ed etica richiede uno sforzo umano. Dio non può farlo per noi.

Ci sono molte relazioni in cui una persona entra nel corso della sua vita. La maggior parte di esse, ad un certo punto, avrà una fine naturale o sarà interrotta da una delle parti. Il brit, la circoncisione rituale, è un simbolo della nostra unione con Dio. Inciso nella carne dei nostri corpi fisici, il patto non finirà mai o sarà dimenticato. Questo è noto come brit milah (o bris).

Per maggiori informazioni vedi Perché Circoncidere?

Tempo e luogo

Credito: Gershon Elinson/Flash90

Il brit viene eseguito in qualsiasi momento tra l’alba e il tramonto dell’ottavo giorno dalla nascita del bambino.

Se complicazioni di salute ritardano la circoncisione, essa viene eseguita immediatamente dopo la conferma della salute stabile del bambino.

Tradizionalmente, è preferibile eseguire la circoncisione nella sinagoga, dopo le preghiere del mattino.

Per maggiori informazioni vedere Il giorno e il tempo della circoncisione

I messaggeri – Kvatters

Foto: Clifford Lester

La madre porta il bambino nel luogo dove sarà eseguita la circoncisione.

Poi, una donna e un uomo designati servono come messaggeri per portare il bambino dalle braccia della madre al lato della stanza dove sarà eseguita la circoncisione. Questi messaggeri sono chiamati kvatters.

I kvatters sono di solito una squadra di marito e moglie.

La madre consegna il suo bambino al messaggero femminile, che è vestito con i suoi abiti migliori. Lei a sua volta lo consegna al messaggero maschio, che, indossando il suo tallit (scialle da preghiera) porta il bambino dove avverrà la circoncisione.

Quando la circoncisione è completa, i kvatters restituiscono il bambino a sua madre nello stesso modo.

Per maggiori informazioni vedi I messaggeri dei genitori – Il “Kvatter”

Sedia di Elia

La sedia di Elia, usata alle circoncisioni, come si vede nel Lubavitch Chabad di Skokie

La tradizione è di designare una sedia per Elia, l'”Angelo del Patto”, ad ogni circoncisione. Molte sinagoghe hanno una sedia ornamentale designata a questo scopo.

A uno dei partecipanti viene dato l’onore di mettere il bambino sulla sedia di Elia mentre il mohel, circoncisore rituale, canta: “Questa è la sedia di Elia…” Chiede anche che Elia stia alla sua destra e lo protegga, in modo che nulla vada storto durante la circoncisione.

Per maggiori informazioni vedi La sedia di Elia e l’accoglienza del bambino

Rappresentante del padre – Il Sandek

Foto: Clifford Lester

Uno dei partecipanti al brit è onorato di sollevare il bambino dalla sedia di Elijah e di consegnarlo al padre. Il padre, a sua volta, mette il bambino sulle ginocchia del sandek, il suo rappresentante, che terrà il bambino durante la circoncisione.

Dopo che il sandek si siede, le sue mani vengono disinfettate con alcool. Gli viene mostrato dal mohel, il circoncisore rituale, come sedersi, e viene istruito ad astenersi da qualsiasi movimento durante la circoncisione.

Per maggiori informazioni vedi Colui che tiene il bambino – il “Sandek”

L’effettivo Brit Milah (Bris)

Foto: Flash90

Il padre del bambino sta accanto al mohel. Il padre prende il coltello chirurgico e lo consegna al mohel, affermando che nomina il mohel come suo messaggero per eseguire la circoncisione. Il coltello è estremamente affilato e a doppio taglio, per causare il minor dolore possibile.

Il mohel recita la benedizione: “Benedetto sei Tu, Signore nostro Dio, Re dell’universo, che ci hai santificato con i Suoi comandamenti e ci hai ordinato la circoncisione.”

Poi inizia la circoncisione.

Il padre recita la benedizione: “Benedetto sei Tu, Signore nostro Dio, Re dell’universo, che ci hai santificato con i Suoi comandamenti e ci hai ordinato di farlo entrare nel Patto di Abramo nostro padre.”

I presenti rispondono: “Come egli è entrato nel Patto, così possa entrare nella Torah, nel matrimonio e nelle buone azioni.”

Per maggiori informazioni vedere La procedura di circoncisione e le benedizioni

Nome del bambino

Un mohel che assiste un padre nella lettura del testo. Foto: Clifford Lester

C’è un secondo sandek, chiamato “standing sandek”, che tiene il bambino mentre il mohel recita le benedizioni e dà il nome al bambino. Le benedizioni sono recitate su una coppa di vino, e due volte durante l’assegnazione del nome, il mohel immerge il suo mignolo nel vino, e mette piccole gocce nella bocca del bambino.

Per maggiori informazioni vedi Dare il nome al bambino appena circonciso. Per conoscere un nome ebraico specifico, vedi Nomi ebraici per ragazzi e Nomi ebraici per ragazze.

Pasto festivo

La comunità partecipa ad un pasto festivo in onore della circoncisione. Il pasto si tiene per prolungare la gioiosa occasione.

E’ tradizione che tutti coloro che partecipano al pasto festivo si lavino le mani e mangino il pane. Il pasto può consistere in carne, pesce o latticini, e il vino dovrebbe sempre essere servito.

Al pasto festivo, è consuetudine fare la carità e cantare melodie spirituali. Il padre del neonato tiene un breve discorso sul significato della circoncisione rituale.

Al termine si recita la Grazia dopo i pasti, comprese sei benedizioni specifiche per il brit, che conferiscono buona salute e buoni auspici al bambino, ai genitori, al sandek e al mohel.

Per maggiori informazioni vedere Il pasto festivo dopo la circoncisione

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