La vita di Pietro

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La vita di Pietro. Fu chiamato prima come discepolo, non come apostolo. La seconda chiamata fu quando fu chiamato all’opera del ministero. Il successivo sguardo che abbiamo avuto è stato riferito nel 5° capitolo del Vangelo di Luca, quando il Signore parlò al popolo delle parole di Dio dalla barca in riva al mare, e poi seguì la miracolosa pesca dei pesci. Fu allora che Pietro disse: “Allontanati da me, perché sono un uomo peccatore, o Dio”. Poi Gesù disse che in seguito Pietro avrebbe preso degli uomini. Il pensiero su cui voleva richiamare l’attenzione era che quando Pietro fu chiamato non lasciò il suo lavoro finché non fu chiamato due volte. C’erano troppi uomini impreparati nell’opera del Signore; c’erano troppi uomini fatti ministri nel mondo di oggi. Disse questo perché c’erano un buon numero di giovani uomini, giovani convertiti, che guardavano al lavoro del ministero e pensavano di essere chiamati a quello. John Wesley era solito dire ai giovani uomini, candidati al ministero, quando predicavano: “Hai fatto arrabbiare qualcuno?” u No”. “Hai convertito qualcuno?” e loro rispondevano “No”. “Allora”, diceva Wesley, “questa è un’ottima prova che non sei chiamato”. Gli uomini devono avere delle anime prima di iniziare questo lavoro. Il Signore prima fece andare questi uomini al lago e prendere un grande bottino di pesce, e poi quando furono chiamati, avevano qualcosa da lasciare. Non avevano molto da lasciare, ma lasciarono quello che avevano. Cosa avevano da lasciare? Qualche rete rotta e un bottino di pesce. Ed è così per molti cristiani di oggi: non vogliono lasciare il loro piccolo carico di pesci e le loro reti rotte. La prossima volta che vediamo Pietro è nel 14° capitolo di Matteo, dove il Signore dice a Pietro di camminare sulle acque. Qui troviamo Pietro nel “Castello dei dubbi”. Ed è qui che Pietro distoglie lo sguardo dal Signore, e vede le onde e sente il vento; allora i suoi occhi vagano lontano da Cristo. Ma la preghiera di Pietro era al punto; non iniziava con un lungo preambolo, che lo avrebbe messo quaranta piedi sotto l’acqua prima che il Signore la sentisse, ma era al punto: “Signore, salvami; io perisco”. Ancora, nel

16° capitolo troviamo che Cristo sta dicendo: “Chi dicono gli uomini che io sia?” e poi chiese a Pietro, e Pietro disse: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Questo mostra la potenza che c’era nel confessare Cristo. Pietro era un vero trinitario; ha fatto quadrato sulla roccia. Di nuovo lo troviamo indulgere nel culto dell’uomo, i primi inizi di Roma. Questo fu sul Monte della Trasfigurazione. Pietro disse: “Facciamo tre tabernacoli”; e non appena disse questo, Dio si portò via Mosè ed Elia e lasciò loro solo Gesù. C’era troppo di questo culto dei ministri, di questo culto della chiesa al giorno d’oggi. Questo è stato illustrato nel ventiduesimo capitolo delle rivelazioni, 9° versetto, dove l’angelo disse: “Adorate Dio”. Se Cristo non era il Figlio di Dio, allora i cristiani erano i più grandi idolatri che siano mai vissuti. Di nuovo, abbiamo trovato Pietro nel 26° capitolo di Matteo, al 23° versetto, dove viene recitata la caduta di Pietro. Era diventato sicuro di sé e spiritualmente orgoglioso. Il Signore non poteva servirsi di lui finché non fosse stato umiliato, ed ecco che si ergeva tra i discepoli del Signore, proprio come se fosse onnipotente. Questa lezione di umiltà deve essere imparata da ogni uomo che Dio usa. “Chi sta in piedi faccia attenzione a non cadere”. I più grandi personaggi della Bibbia sono caduti perché hanno fallito nei loro punti più forti. A Mosè, l’uomo più mite, non fu permesso di vedere la terra promessa, e ci furono Saul, e Davide, e Giacobbe, e Pietro, proprio nel momento in cui si vantava della propria potenza. Era sempre sicuro che i giovani convertiti che dicono di essere al sicuro erano dove il diavolo li farà inciampare. Di nuovo, Pietro stava dormendo nel giardino quando il Signore disse loro di vegliare. Quello era il tempo in cui Satana aveva questi cristiani nelle chiese addormentati, e poi vennero i problemi nelle chiese. Poi venne il passo successivo – “lo seguiva da lontano” e questo fu il corso graduale verso il basso. Nessuno troverebbe un uomo cristiano nel teatro; quei cristiani che sono in tali luoghi sono tutti addormentati. Gli uomini del mondo dicevano che gli piacevano i “cristiani liberali”, ma questi uomini non venivano mai mandati a chiamare i moribondi. Non avrebbero mai trovato un cristiano che gioca a carte, uno che fuma e mastica, uno che corre con i cavalli e uno che balla, che abbia mai ottenuto qualcosa. Poi il passo successivo fu quando Pietro estrasse la sua spada e tagliò l’orecchio del servo del sommo sacerdote; e poi, di nuovo, Pietro negò il Signore – prima alla giovane cameriera, e poi a un altro servo. Ma ecco due negazioni da parte dello stesso uomo che solo poche ore prima aveva detto che non avrebbe mai tradito o abbandonato il Signore. Poi, di nuovo, la terza volta il servo disse: “Il tuo discorso ti tradisce”, ma Pietro rispose con giuramenti che non lo conosceva. È difficile per un cristiano dimenticare i discorsi del popolo del Signore, anche dopo essersi allontanato dalla via di Dio e di Cristo. Ma uno sguardo riportò indietro Pietro, una parola disfece tutto ciò che Satana aveva fatto per ore, ed egli uscì e pianse amaramente. Una delle prime parole che Cristo disse dopo la crocifissione e la resurrezione fu: “Dillo ai discepoli e a Pietro”, e Pietro ebbe un colloquio personale con il Signore. E poi, quando Cristo lo stava lasciando, gli chiese: “Mi ami più di questi? 1′ Pietro non rispose; aveva imparato l’umiltà, e dopo che il Signore glielo chiese di nuovo, Pietro, ora umile, già pronto per l’uso del Maestro, disse: “Signore, tu lo sai.”

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