Questo articolo descrive in dettaglio le indicazioni, la tecnica operativa e i risultati della proctectomia perineale nella gestione del prolasso rettale completo in un gruppo di pazienti ad alto rischio, anziani e debilitati. Diciotto procedure sono state eseguite da un chirurgo (A.L.P.) su 16 pazienti consecutivi in un periodo di 5 anni. La raccolta dei dati è avvenuta tramite: (i) analisi retrospettiva delle cartelle cliniche e degli uffici; e (ii) risposta a un questionario postale da parte del paziente, di un parente o del personale infermieristico presente. C’erano 14 femmine e due maschi con un’età media di 81 anni. Tutti i pazienti avevano condizioni mediche associate significative. L’intervallo dal momento della procedura chirurgica fino alla revisione variava da 3 a 37 mesi con un periodo medio di follow-up di 16 mesi. La degenza ospedaliera totale variava da 6 a 20 giorni con una media di 7 giorni. Undici procedure sono state eseguite in anestesia generale e sette in anestesia spinale. Non c’è stata alcuna mortalità postoperatoria. Un paziente ha subito un’emorragia anastomotica che ha richiesto un intervento chirurgico e un altro paziente ha subito una stenosi rettale che ha richiesto una dilatazione. Due pazienti sono stati rioperati per prolassi sintomatici ricorrenti a 34 e 36 mesi dopo l’intervento iniziale. La continenza è migliorata in sette pazienti, è peggiorata in uno ed è rimasta invariata nei pazienti rimanenti. Quindici dei sedici pazienti sono stati considerati vincitori dell’operazione con un controllo soddisfacente del sintomo del prolasso rettale. La proctectomia perineale è una procedura operativa a basso rischio per il gruppo di pazienti anziani e debilitati nel controllo del prolasso rettale completo. Se la condizione si ripresenta, la procedura può essere ripetuta con una morbilità altrettanto bassa.