È una domanda comune per gli amanti del caffè con iperplasia prostatica benigna (IPB) che sperimentano un’eccessiva minzione notturna: la caffeina potrebbe essere responsabile di quei viaggi notturni al bagno?
Non c’è dubbio che la caffeina (l’ingrediente attivo nel caffè) stimola una vescica già iperattiva del tipo che è comune negli uomini con ostruzione e irritazione prostatica, aumentando l’urgenza e la frequenza urinaria e a volte portando a incontinenza da urgenza.
La caffeina fa questo in due modi. Produce una diuresi (aumento della velocità di produzione di urina). Più velocemente si produce urina e si riempie la vescica, più si riduce la sua soglia di voglia di svuotarsi. La caffeina aumenta anche la sensazione e la contrattilità della vescica stessa, probabilmente grazie al livello ematico della caffeina piuttosto che alla quantità che si trova nella vescica stessa.
Il problema non è limitato al caffè. La caffeina appartiene a una famiglia di farmaci, le teoxantine, tra cui la teofillina (presente nel tè), anch’essa un noto irritante della vescica, e la teobromina (presente nel cioccolato). Il tè contiene circa la metà della caffeina per volume rispetto al caffè, ma la teofillina è anche uno stimolante e un irritante della vescica. Tutte queste droghe stimolano il sistema nervoso (ti svegliano), e migliorano il pensiero critico e le prestazioni di precisione. Anche alcune bibite contengono caffeina, così come alcuni farmaci per la prevenzione del sonno, come NoDoz, e le bevande energetiche.
Un buon modo per determinare se il caffè (o un’altra sostanza contenente caffeina) è il colpevole è quello di ridurre o interrompere l’assunzione di esso e osservare la differenza nelle abitudini di evacuazione. Poi, reintrodurre gradualmente la bevanda. Prova a mescolarla con il decaffeinato per ridurre l’effetto chimico senza sacrificare il sapore. Se sei un consumatore serio di caffeina, tuttavia, non smettere bruscamente. Si può sviluppare una sindrome da astinenza da caffeina, con conseguenti profondi mal di testa e nausea che possono durare alcuni giorni
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