In principio c’era la guerra, e la gente si uccideva con pietre e bastoni appuntiti. E l’uomo guardò questo e disse: “questo non va bene. Dobbiamo avvicinarci ai nostri nemici prima di poterli uccidere”. Così l’uomo inventò l’arco e le frecce. E guardò questo e disse “questo è buono”. Così creò il fuoco d’artificio per poter festeggiare. A tempo debito, l’uomo guardò l’arco e la freccia e pensò: “questo è buono. Posso uccidere rapidamente da lontano. Ma non è ancora abbastanza buono”. Così attaccò i suoi fuochi d’artificio alle sue frecce, e scoprì che le frecce ora volavano molto più lontano e più velocemente. E pensò tra sé e sé, “questo è buono”, e procedette a migliorare il design, facendo razzi più grandi che potevano volare più lontano e uccidere più persone.
Poi un giorno arrivò un uomo e pensò tra sé e sé “Aspetta! I razzi volano lontano e velocemente, perché non possono trasportare qualcosa di diverso dai dispositivi di distruzione? Così mise un cane su un razzo e lo lanciò in orbita. E pensò tra sé e sé: “Questo è buono! Il cane dei miei vicini non mi terrà più sveglio la notte con i suoi schiamazzi! Alla fine all’uomo venne un’idea brillante. Se può usare i razzi per portare un cane nello spazio, perché non quel tipo fastidioso che abita tre porte più in là? E così, i razzi furono usati per mandare un uomo nello spazio. Ma alla fine tornò, così i razzi furono usati per mettere un uomo sulla luna. Questo lo tenne lontano più a lungo, ma tornò comunque entro un breve periodo di tempo.
Così l’uomo pensò alla situazione, e poi procedette ad usare i razzi per mettere una casa nello spazio, dove poi poteva mandare l’uomo per mesi alla volta. E per mantenerlo felice gli diedero ogni sorta di esperimenti scientifici a cui lavorare, e gli mandarono razzi carichi di cibo ogni poche settimane. E l’uomo guardò questo e lo definì buono.