Domenica 18 maggio 2014, ha segnato il 211° anniversario della bandiera haitiana. L’ambasciatore Altidor e i membri della comunità haitiana hanno commemorato questa pietra miliare con un’esplosione culturale al Teatro Greenberg di Washington, D.C. I partecipanti hanno gioito delle interpretazioni tradizionali di James Germain e della grazia della danza folcloristica haitiana eseguita dai membri di Jean Appolon Expressions.
L’Union fait la Force, con l’Unità c’è la Forza. Questo principio guida è stato la pietra angolare delle credenze haitiane, risalente alla creazione della bandiera nazionale. Durante il Congresso di Arcahaie nel maggio 1803 i capi militari che rappresentavano i segmenti divisi della società unirono le loro forze contro l’esercito coloniale francese. Questa unione, suggellata da Jean Jacques Dessalines, un ex schiavo, e Alexandre Petion, un uomo libero di colore, aprì la strada a una rivoluzione vittoriosa che avrebbe portato all’unica rivolta di schiavi riuscita nel mondo e infine alla nascita di una nazione. Al Congresso di Arcahaie, Dessalines strappò la sezione bianca dalla bandiera francese rossa, bianca e blu. I teli rossi e blu furono poi cuciti insieme dalla sua figlioccia, Catherine Flon, per formare la prima bandiera blu e rossa della Repubblica di Haiti.
Ma più che i suoi leader, il cuore e l’anima di Haiti sono, come giustamente descritto dal professor Laurent Dubois, “la cultura di queste masse, forgiata nella schiavitù – la lingua Kreyol, la religione Vodou, l’attenzione alla comunità, la dignità e l’autosufficienza – che alla fine ha permesso loro di distruggere la schiavitù e produrre qualcosa di nuovo al suo posto”.
Gli haitiani di tutto il mondo celebrano la Giornata Nazionale della Bandiera, esprimendo il loro orgoglio nazionale, onorando gli antenati della nazione, e riempiendo la loro determinazione per il futuro di Haiti di fronte all’enorme e unica realizzazione dei loro antenati.
Di James Germain: Per anni, James Germain ha offerto un universo alla confluenza delle sue radici afro-caraibiche. Nato a Port-au-Prince, è cresciuto sulla collina di Sant’Antonio, una zona popolare della capitale. James canta con voce malinconica grandi melodie tradizionali del voodoo mescolate con esperienze liriche o anche gospel, reinventando i codici. Haiti, le sue canzoni popolari e il Voodoo, sono al centro della sua opera… I suoi pezzi spaziano dalla musica classica alla musica afro-caraibica. In questo senso, è un universo ricco all’incrocio di diversi mondi. Dopo un terzo album “Kréol Mandingue”, prodotto in Mali, James sta preparando un nuovo album che dimostra le sue profonde radici nella cultura haitiana e la sua forza sempre rinnovata di imporre la sua voce al mondo.
Di Jean Appolon Expressions (JAE): Fondata nel 2011, la missione di Jean Appolon Expressions (JAE) è quella di preservare e far progredire la danza folcloristica haitiana come una delle preziose risorse culturali del mondo, e di rendere l’educazione alla danza di alta qualità disponibile ai giovani haitiani senza risorse finanziarie. JAE è una compagnia di danza contemporanea haitiana diretta da Jean Appolon. Combinando tecnica moderna, danza folcloristica haitiana e percussioni tradizionali dal vivo, JAE ispira ed educa il pubblico alla cultura haitiana, alle tradizioni e ai problemi attuali.
JAE conduce spettacoli, e classi e workshop per la comunità e i giovani nella zona di Boston e oltre, con l’obiettivo di arricchire e ravvivare le comunità attraverso eventi culturali autentici e la programmazione.
L’altro grande punto di attenzione di JAE è ad Haiti dove il Jean Appolon Summer Dance Institute si svolge ogni luglio. L’Istituto fornisce a cinquanta giovani ballerini haitiani un programma di danza gratuito, intensivo e di alta qualità diretto da Jean Appolon. Inoltre, JAE mira a sviluppare DANCE HAITI! come un programma intensivo e quotidiano di danza dopo la scuola, che include servizi di tutoraggio accademico e di educazione sanitaria, per i giovani haitiani senza risorse finanziarie. JAE è un’organizzazione non-profit, 501(c)(3). Per maggiori informazioni, visita www.jeanappolonexpressions.org o contatta [email protected].
Foto di credito: Emmanuelle Jean Marie
Video di credito: Ethan David Studios