Don Carlos Infante di Spagna

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“Il Don Carlos di Schiller, scritto dieci anni prima della sua grande trilogia Wallenstein, testimonia la crescente potenza del giovane drammaturgo. Rappresentato per la prima volta nel 1787, rappresenta il culmine dello sviluppo formativo di Schiller come drammaturgo ed è la prima opera scritta nel suo caratteristico pentametro giambico. Don Carlos immerge il pubblico nelle pericolose lotte politiche e personali che sconvolgono la corte del re spagnolo Filippo II nel 1658. Il figlio del re autocratico Don Carlos è preso tra i suoi ideali politici, favoriti dalla sua amicizia con il carismatico marchese Posa, e il suo amore condannato per la matrigna Elisabetta di Valois. Queste due passioni lo mettono contro suo padre, il cupo e tormentato Filippo, e il terribile potere della Chiesa cattolica, rappresentata nell’opera dalla figura indelebile del Grande Inquisitore. Schiller descrisse Don Carlos come “un ritratto di famiglia in una casa principesca”. Intreccia macchinazioni politiche con potenti relazioni personali per creare una tragedia complessa e risonante. Il conflitto tra assolutismo e libertà piacque non solo al pubblico ma anche ad altri artisti e diede origine a diverse opere, non ultimo il grande Don Carlos di Verdi del 1867. L’opera, che il drammaturgo non terminò mai in modo soddisfacente, vive tuttavia tra le sue opere più amate ed è tradotta qui con estro e abilità da Flora Kimmich. Come le sue traduzioni del Wallenstein di Schiller e della Congiura di Fiesco a Genova, questa è una resa vivace e accessibile di un testo classico. Come tutti i libri della serie Open Book Classics, è supportato da un’introduzione e da note che informeranno e illumineranno sia lo studente che il lettore generale.”

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