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Caro Editore,

Un uomo di 38 anni si è rivolto al pronto soccorso, lamentando dolore e gonfiore addominale, accompagnato da incapacità di espellere gas o eliminare le feci. Il paziente è stato sottoposto a tomografia computerizzata multidetettore dell’addome e della pelvi, con e senza la somministrazione di mezzi di contrasto iodati per via endovenosa, che ha mostrato una significativa distensione fluida dello stomaco e del duodeno, con un brusco restringimento del duodenoallume al passaggio dalla seconda alla terza porzione del duodeno (Figura 1A). L’arco duodenale era corto, con angolo medio di Treitz e tutte le anse spostate a destra, insieme alla malrotazione intestinale, il cieco e il colon ascendente che apparivano in posizione anteriore e mediale, occupando il mesogastrio (Figura 1B). Questi aspetti si riscontrano nella classica malrotazione con ostruzione duodenale secondaria alle bande di Ladd (Figura 2A). Il paziente è stato sottoposto a laparoscopia con procedura di Ladd (Figura 2B) ed è stato successivamente dimesso in buone condizioni, riferendo in seguito nessun episodio di recidiva (1,2).

Multidetector computed tomography of the abdomen and pelvis, withthree-dimensional reconstruction. Si noti l’importante distensione fluida dello stomaco e del duodeno, con un brusco restringimento del lume duodenale al passaggio dalla seconda alla terza porzione del duodeno (A). L’arco duodenale era corto, con un angolo verticale di Treitz e tutte le anse spostate a destra, insieme alla malrotazione intestinale, il cieco e il colon ascendente apparivano in posizione anteriore e mediale, occupando il mesogastrio (B).

Descrizione classica di malrotazione con ostruzione duodenale secondaria alle bande di Ladd (A). Il paziente è stato sottoposto a laparoscopia (Ladd’sprocedure), che ha mostrato una banda di Ladd (B).

La valutazione del sistema muscoloscheletrico con metodi di imaging è stata oggetto di numerosi studi recenti nella letteratura radiologica del Brasile(3-9). La malrotazione intestinale è una condizione congenita rara, che si verifica in 1 su 200-500 nati vivi. La maggior parte dei casi sono diagnosticati durante il periodo neonatale, solo il 0,2% viene diagnosticato in età adulta. La condizione può portare a sintomi cronici aspecifici nei giovani adulti, rendendola difficile da diagnosticare (1,2,10).

La malrotazione intestinale si manifesta tipicamente come disagio addominale aspecifico, occasionalmente provocando dolore addominale relativo all’ostruzione di esordio acuto. Generalmente, le ostruzioni si verificano durante il periodo neonatale e dovrebbe essere considerato in tutti i neonati che presentano vomito biliare e dolore addominale (10,11).

L’uso della tomografia computerizzata multidetettore nel pronto soccorso ha facilitato la diagnosi di malrotazioni, principalmente nel contesto delle malattie congenite che goundiagnosticate fino all’età adulta. Questo metodo, oltre a facilitare la valutazione delle anse, può aiutare nella valutazione della vascolarizzazione, che può essere interessato. Un altro metodo di imaging importante è lo studio radiologico con contrasto, che può rivelare il duodeno medio e l’assenza di un angolo duodeno-giunal, come si osservano nell’80% dei casi (10,12).

Il trattamento tipico per la malrotazione intestinale è la procedura di Ladd, descritta per la prima volta nel 1936, che comporta la laparotomia classica. È considerato il trattamento chirurgico gold-standard nei casi di malrotazione intestinale e attualmente può essere eseguito in sicurezza tramite laparoscopia, come nel caso qui presentato. La procedura consiste nella mobilizzazione del duodeno e del colon destro; la sezionatura delle aderenze (bande di Ladd, a volte vicino al mesentere superiore); e l’appendicectomia. L’obiettivo del trattamento è quello di ridurre il rischio di volvolo acuto mettendo l’intestino tenue in una posizione non rotatoria e allargando la base del mesentere. L’appendicectomia viene eseguita a causa della potenziale difficoltà nel diagnosticare l’appendicite in futuro, dato che l’appendice sarebbe lontana dalla posizione corretta (1,11,12).

La diagnosi di malrotazione intestinale associata all’ostruzione duodenale secondaria alle bande di Ladd dovrebbe essere considerata nei pazienti adulti che presentano un’ostruzione duodenale, un duodeno verticale e una malrotazione dell’intestino tenue con il cecum in posizione mediale. Crediamo che la tomografia computerizzata sia ora il metodo di scelta per la diagnosi di tali malrotazioni.

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