Ricordi il film del 1977 “La febbre del sabato sera” – la musica disco abbinata a giovani ballerini vestiti con tonalità sgargianti, pantaloni a campana, ampi risvolti e colletti di camicia grandi come deltaplani? La maggior parte di essi era fatta di tessuto di poliestere.
La moda (per fortuna) è cambiata un po’ da allora, e anche i tessuti di plastica. Invece del tessuto un po’ ruvido di molte tute per il tempo libero di quell’epoca, il tessuto di poliestere oggi è generalmente morbido e liscio, sia che venga usato per l’abbigliamento fine che per quello attivo.
Quindi… è successo qualcosa all’abbigliamento di poliestere dagli anni ’70?
La storia del tessuto di poliestere
Primo, un po’ di storia della plastica. (La plastica poliestere fu scoperta in un laboratorio della DuPont alla fine degli anni ’30, ma lo scienziato W. H. Caruthers la mise da parte per lavorare sul suo nylon appena scoperto. Un gruppo di scienziati britannici applicò il lavoro di Caruthers nel 1941 e creò la prima fibra di poliestere commerciale nel 1941 chiamata Terylene. DuPont acquistò i diritti legali nel 1946 e creò un’altra fibra di poliestere: l’ormai familiare Dacron. Eastman Chemical creò un’altra fibra di poliestere nel 1958 chiamata Kodel.
Il mercato dei tessuti di poliestere si espanse rapidamente, fino ad includere alla fine degli anni ’70 gli onnipresenti e tanto denigrati tailleur di poliestere a doppia maglia, tute per il tempo libero, pantaloni da golf e altre atrocità della moda.
Cos’è il tessuto di poliestere?
Come altri polimeri, esistono molte varianti di “poliesteri”. Il più popolare è il polietilene tereftalato, o PET, che è ampiamente utilizzato sia negli imballaggi che nell’abbigliamento. I poliesteri sono definiti come (snooze alert!) polimeri a catena lunga chimicamente composti da almeno l’85% in peso di un estere e un alcol di-idrico e un acido tereftalico. Il termine si riferisce a molti (poli) esteri (il composto del blocco di costruzione – molti grassi e profumi sono esteri).
I produttori di plastica producono variazioni di polietilene sotto nomi commerciali distintivi – così Terylene, Dacron e Kodel menzionati sopra.
Per fare il poliestere in fibre, la plastica viene filata, cioè la plastica viene riscaldata e forzata attraverso spinneret in fibre (uno spinneret è essenzialmente un meccanismo industriale simile agli organi di filatura della seta del ragno). Le fibre sono allungate fino a cinque volte la loro lunghezza, tipicamente combinate in filato e poi tessute o lavorate a maglia in tessuti di poliestere.
A prescindere dalla variazione o dal decennio, i tessuti di poliestere sono sempre stati forti, resistenti all’allungamento e al restringimento, facili da pulire, ad asciugatura rapida e resistenti a rughe, muffe e abrasioni … una combinazione perfetta per l’abbigliamento.
Come sono cambiati i tessuti in poliestere nel corso degli anni
Perché alcuni tessuti per abiti da tempo libero degli anni ’70 erano diversi dai poliesteri di oggi? Principalmente era la natura a doppia maglia del tessuto di poliestere usato in quei completi e la dimensione relativamente più grande delle fibre.
In realtà, c’erano molti meravigliosi tessuti di poliestere negli anni ’70. La scelta del tessuto spettava al produttore dell’abito, che spesso voleva mantenere bassi i costi. E dato che le tendenze durante i difficili anni ’70 erano quelle di risparmiare e vivere in modo meno formale, molti americani erano attratti dall’abito per il tempo libero molto economico. (Non lo sono mai stato, lo giuro.)
Poliestere oggi: Un tessuto moderno per consumatori esperti
Il consumatore di oggi (fortunatamente) chiede di meglio. E le innovazioni nella tecnologia continuano a migliorare la fibra di poliestere e il tessuto attraverso:
- Raffinamenti nella produzione della resina (di solito segreti commerciali molto custoditi);
- Modifica della forma della filiera, che cambia la forma e la sensazione della fibra;
- Estensione della fibra di poliestere oltre il tipico quintuplo della sua lunghezza originale;
- Crimping della fibra di poliestere per creare più struttura e massa per l’isolamento e l’elasticità;
- Vari additivi che alterano la lucentezza del tessuto di poliestere, aumentano la solidità del colore, migliorano il drappeggio e altro ancora; e
- La creazione di microfibre, fibre estremamente sottili di circa 1/100 del diametro dei capelli umani che vengono utilizzate in tutti i tipi di tessuti e abbigliamento (e molte altre applicazioni).
Il contraccolpo culturale contro l’abito per il tempo libero (e la discoteca, se è per questo) ha colpito l’immagine del tessuto in poliestere. Tuttavia, studi fatti nei primi anni ’80 hanno scoperto che quasi nove americani su 10 non riuscivano a distinguere tra il poliestere e i tessuti fatti con cotone, lana e seta.
In realtà, la gente è diventata più interessata all’aspetto, alla sensazione e al costo dei tessuti e dell’abbigliamento, non necessariamente a ciò di cui sono fatti. Il costante miglioramento della qualità, unito alla campagna di marketing “Say Yes to polYESter”, ha portato a un forte ritorno del materiale, una volta denigrato.
Tendenze e innovazioni dei tessuti in poliestere
E non è più semplicemente per abiti casual. La maggior parte degli americani probabilmente non lo sa, ma il poliestere e altri tessuti a base di plastica sono utilizzati in tutto il mondo della moda di fascia alta. Invece di identificare i materiali, gli stilisti spesso usano eufemismi come “tessuti tecnici” e “tecno tessuti”. Che importa. Questi tessuti sono fatti con materie plastiche, una delle quali è così leggera che un rotolo di tessuto pesa meno del rotolo di cartone su cui viene consegnato.
Il poliestere simile e altri tessuti a base di plastica hanno preso d’assalto il mondo dello sport e dell’outdoor. Passeggiate in qualsiasi negozio di articoli sportivi o all’aperto e controllate le etichette: sono quasi tutte di plastica.
Perciò continuate a prendere in giro il vestito da tempo libero di vostro padre o il vostro. Ma celebrate la rinascita di un prodotto superbo… e dite SÌ ai tessuti in poliestere.
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