La gente di Efeso aveva culture e stili di vita greci e romani. Dovevano indossare la “toga bianca”, una sorta di vestito quando erano adolescenti nel periodo romano. Nel periodo greco avevano diversi tipi di vestiti simili alla toga. L’età della pubertà era di 14 anni per i ragazzi, 12 per le ragazze.
Gli Efesini avevano meridiane e anche orologi ad acqua nei giorni di pioggia e nebbia per capire l’ora del giorno. Avere un tale orologio in casa era un segno della ricchezza della famiglia tra gli efesini. Nel Museo di Efeso si possono vedere begli esempi di meridiane. La maggior parte della gente si alzava all’alba in epoca greca e romana, ma la vita della città romana era più colorata di quella greca a causa delle loro feste.
L’educazione delle ragazze greche non era molto considerata, ma i ragazzi venivano mandati al ginnasio all’età di sette anni per imparare la musica e a leggere e scrivere. In epoca romana sia le ragazze che i ragazzi frequentavano insieme la scuola primaria all’età di sette anni. Nei ginnasi gli studenti studiavano storia, musica, logica, astronomia, lingua greca, poesia, unità di misura, filosofia, matematica, mitologia ecc. La lettura e la scrittura erano apprese da numerose persone in epoca romana. Se il bambino nasceva disabile, il padre poteva rifiutarlo. In questo caso il bambino veniva venduto o lasciato nell’agorà. Nei secoli successivi a causa della povertà divenne comune e legale vendere i bambini appena nati.
Greci e Romani hanno lo stesso tipo di calcolo. La vendita e l’acquisto quotidiani erano fondamentalmente condotti contando sulle dita, ma per il calcolo di grandi numeri oltre le migliaia mostravano un organo specifico con le dita e ogni organo aveva un certo significato numerico.
Avevano la tradizione di sacrificare animali per i loro dei e dee durante le cerimonie quotidiane, feste, celebrazioni ecc. La vita delle persone nell’antichità era collegata con gli dei e le dee e quasi ogni città antica aveva un centro di culto dedicato a un dio o a una dea. A Efeso avevano il tempio per la loro dea Artemide.
Nei tempi antichi la gente credeva nella reincarnazione e quando qualcuno moriva il suo corpo veniva sepolto o cremato nel cimitero. A causa della credenza nella reincarnazione, si mettevano alcune delle cose che aveva usato e che gli piacevano.
Non c’erano bagni pubblici fino al periodo tardo greco, ma poi i bagni furono costruiti e soprattutto in epoca romana i bagni diventarono uno degli edifici più popolari delle città. Durante il giorno e la notte i bagni erano aperti ma donne e uomini non potevano fare il bagno insieme. Le donne e i bambini potevano andare al bagno gratuitamente durante le 7 ore dopo l’alba e poi gli uomini potevano andare pagando una tassa d’ingresso. Soprattutto ai romani piaceva organizzare feste per mangiare e bere nei bagni.