Tre tipi di voto – MeridiaARS

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Quello che diventa subito evidente guardando tutti questi diversi tipi di sistemi di voto è che il modo in cui i voti sono contati fa una grande differenza nel risultato – in particolare quando si considerano i complicati calcoli che accompagnano il trasferimento dei voti in un’elezione a ballottaggio. Una scheda cartacea può essere progettata per catturare i voti per i partiti politici e dalla prima all’ennesima scelta per i candidati, ma i sistemi di scansione che catturano quei voti possono aver bisogno di essere perfezionati per facilitare le tabulazioni di quei voti. Il trasferimento dei voti dalla prima alla seconda (o terza o quarta) scelta dei candidati in un’elezione a ballottaggio immediato dovrebbe essere gestito separatamente perché i sistemi di scansione locali non avrebbero un quadro completo del risultato del voto.
I sistemi di voto elettronico forniscono un’altra soluzione alle sfide poste da questi sistemi di voto multipli. Con un sistema di voto elettronico, diventa facile catturare e assegnare i voti secondo qualsiasi modello utilizzato. Il sistema può istantaneamente tabulare maggioranze semplici, distribuzioni proporzionali dei voti tra i partiti (e la popolarità dei candidati, se un modello di lista di partito aperta), anche istantaneamente – e accuratamente – trasferire i voti del secondo, terzo e nono posto tra i vincitori della pluralità per determinare il vincitore in uno scenario di ballottaggio istantaneo.
Tutti i sistemi di voto implicano una sorta di compromesso. I partiti di minoranza (così come gli elettori di minoranza e le opinioni di minoranza) tendono ad essere sottorappresentati come risultato di approcci al voto basati sul principio “chi vince prende tutto”, e il partito al potere può soccombere alla tentazione di ghettizzare i distretti per assicurare il futuro dominio politico. Una fascia più ampia di opinioni può trovare rappresentanza in un sistema di voto proporzionale/semiproporzionale, ma i legislatori devono spesso formare coalizioni per ottenere qualcosa. Ma, poi, in una società veramente pluralistica, forse questa è una buona cosa.
Infine, per quanto riguarda il conteggio dei voti, negli Stati Uniti, quando si tratta di certe elezioni quadriennali, è chiaro che né una maggioranza né una pluralità di voti conta veramente. Il collegio elettorale ha l’ultima parola su chi vince la presidenza, e – come abbiamo visto per diversi cicli elettorali – quei voti possono avere poco a che fare con le questioni di quale candidato ha effettivamente vinto il maggior numero di voti.

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