Un caso di shock culturale: Le vacanze estive giapponesi non sono affatto una vacanza

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Il nostro reporter di lingua giapponese ha avuto il suo mondo sottosopra quando la moglie tedesca ha commentato i suoi ricordi d’infanzia.

Il nostro reporter di lingua giapponese Daichiro Tashiro è un buon partito. Non solo è un’enciclopedia ambulante di curiosità e curiosità Disney, ma è anche un talentuoso ed evocativo fan artist quando ne ha bisogno.

▼ E guardate che sorriso da mille megawatt!

Ci dispiace spezzare il cuore di qualche speranzoso lettore, ma Daiichiro è felicemente sposato con la sua fidanzata da sei anni. Nel corso del loro tempo insieme hanno incontrato la loro giusta quota di incomprensioni culturali; mentre Daiichiro è giapponese, sua moglie è tedesca, e naturalmente sono cresciuti in società molto diverse con diversi costumi e aspettative sociali.

Daiichiro ammette che la maggior parte di queste differenze culturali ammontano solo a un ‘eh, wow’ sulla scala dello shock. Di tanto in tanto, però, i due si imbattono in un ostacolo tale da indurre Daiichiro a rivalutare la sua intera esistenza.

Il giorno che mandò in frantumi il concetto di ‘vacanza estiva’ di Daiichiro fu, abbastanza appropriatamente, un giorno caldo nel pieno dell’estate. Mentre le cicale ronzavano rumorosamente in sottofondo, Daiichiro e sua moglie passeggiavano tra le corsie di un supermercato come fanno le coppie. Quando i suoi occhi si posarono su un bancone di “Kit di studio gratuito per le vacanze estive”, esperimenti o compiti confezionati che i bambini potevano fare su un argomento di loro scelta, Daiichiro sospirò per la nostalgia delle vacanze della sua infanzia. Quei giorni erano così lontani ora. Tanto tempo fa.

“Cavolo, mi ricordo quando facevo i miei studi liberi durante le vacanze estive”, disse a sua moglie, che si affrettò al suo fianco, cestino al seguito.

“Hmm? Cosa sono questi?”

▼ Le possibilità di studio sono limitate solo da quanti quaderni hai.

Mentre la moglie di Daiichiro ammiccava ai kit di studio, Daiichiro si prese la briga di spiegare le grandi prove e tribolazioni dei figli della sua nazione come se fosse il loro portavoce. Le raccontò degli studi autoimposti che lui e i suoi compagni di classe intraprendevano, delle difficoltà e, presumibilmente, dell’inevitabile panico che deriva dal rimandare tutti gli studi fino a quando ti rimangono a malapena le vacanze.

Lontano dall’essere impressionata dai suoi racconti dalle trincee delle vacanze estive, sua moglie, solitamente sorridente, aveva uno sguardo di totale incredulità sul volto.

“Quindi… in Giappone si fanno compiti durante le vacanze estive? Allora non è proprio una vacanza, vero?”

Solo così il mondo di Daichiro andò in pezzi.

▼ Ricostruzione drammatica dell’interno della testa di Daiichiro

Cosa? Cosa stava dicendo la sua cara moglie? Non riusciva a capirlo. Certo che le vacanze estive sono una vacanza, pensò, è proprio questo il loro scopo! È una vacanza! Vacanza, come “un periodo prolungato di svago e ricreazione”. Aspettate. Aspetta, aspetta.

Aspetta.

Se lui, come tanti bambini giapponesi, passava le vacanze estive a lavorare…

Quindi questo annullava la definizione! Aveva, infatti, fatto l’ESATTO contrario del tempo libero: il lavoro! L’esatto contrario della ricreazione: il lavoro! Mentre avrebbe dovuto vagare nel suo piccolo mondo d’infanzia con spensierato abbandono, libero come un uccello, stava scrivendo voci di diario quotidiane e poi assaporando la libertà di scegliere un argomento su cui lavorare di più, come una specie di scherzo malato e ironico!

“Quindi”, gracchiò a sua moglie, ancora tremante per questa sconvolgente rivelazione, “significa che in Germania… non fai nessun compito durante l’estate? Nessuno?”

“Certo che no”, rispose subito la moglie. “Perché dovremmo? Sono vacanze estive. Vacanze estive.”

Daiichiro dovette ammettere che aveva ragione.

Poi si rese conto di un’altra cosa. Non era forse un fatto generalmente accettato che i giapponesi non riescono a smettere di pensare al lavoro, anche nei loro rarissimi giorni liberi? Beh, come ci si poteva aspettare che qualcuno passasse in modalità relax dopo aver passato le vacanze dell’infanzia concentrato sul lavoro? Ci si dimentica che la modalità relax è un’opzione.

Non c’è da stupirsi che così tante persone in Giappone lottino con la gestione dello stress e che lascino l’ufficio in tempo.

Daiichiro è stato abbastanza fortunato da sperimentare la decadenza di una festa di relax senza esclusione di colpi quando ha visitato un resort estivo con la famiglia tedesca di sua moglie, ma implora gli altri di pensare a questa fissazione culturale. Se è vero che fare i compiti durante le vacanze estive mantiene attive le cellule cerebrali dei ragazzi e incoraggia una forte etica del lavoro, potrebbe anche danneggiare la loro capacità di prendersi mai una pausa.

Non fatevi illusioni però, in generale il nostro allegro reporter ama avere l’opportunità di discutere di queste stranezze e differenze con sua moglie. Per fortuna, è ben oltre l’età in cui ci si aspetta che prenda appunti quotidiani su queste differenze e che scriva un rapporto in merito.

Si può dire che il nostro cronista felice e spensierato ama avere l’opportunità di discutere di queste stranezze e differenze con sua moglie.

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