Il ritmo del polso, la frequenza, la forza e l’uguaglianza sono valutati quando si palpano le pulsazioni.
Ritmo del polso
Il ritmo normale del polso è regolare, cioè la frequenza della pulsazione percepita dalle dita segue un tempo uniforme con intervalli uguali tra le pulsazioni. Se lo si paragona alla musica, si tratta di un ritmo costante che non accelera o rallenta, ma rimane allo stesso tempo. Quindi, l’intervallo tra le pulsazioni è lo stesso. Tuttavia, l’aritmia sinusale è una condizione comune nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti. L’aritmia sinusale comporta un ritmo irregolare del polso in cui la frequenza del polso varia con il ciclo respiratorio: la frequenza cardiaca aumenta all’inspirazione e diminuisce di nuovo alla normalità all’espirazione. La fisiologia sottostante all’aritmia sinusale è che la frequenza cardiaca aumenta per compensare la diminuzione del volume del colpo dal lato sinistro del cuore durante l’inspirazione.
Punti da considerare
Se un polso ha un ritmo irregolare, è importante determinare se è regolarmente irregolare (ad esempio, tre battiti regolari e uno mancato e questo si ripete) o se è irregolarmente irregolare (ad esempio, non c’è ritmo all’irregolarità). Il ritmo irregolare del polso è altamente specifico per la fibrillazione atriale. La fibrillazione atriale è un’aritmia per cui gli atri fremono. Questa condizione può avere molte conseguenze tra cui la diminuzione del volume dell’ictus e della gittata cardiaca, coaguli di sangue, ictus e insufficienza cardiaca.
Frequenza del polso
La frequenza del polso si conta partendo da uno, che è correlato al primo battito sentito dalle dita. Contate per trenta secondi se il ritmo è regolare (tempo pari) e moltiplicate per due per riportare in battiti al minuto. Contare per un minuto se il ritmo è irregolare. Nei bambini, il polso viene contato per un minuto considerando che le irregolarità del ritmo sono comuni.
Forza del polso
La forza del polso è la forza della pulsazione sentita quando si palpa il polso. Per esempio, quando sentite il polso di un cliente contro le vostre dita, è dolce? Riesci a malapena a sentirlo? In alternativa, la pulsazione è molto forte e si conficca nei polpastrelli? La forza è importante da valutare perché riflette il volume del sangue, il funzionamento del cuore e la portata cardiaca, e le proprietà elastiche delle arterie. Ricordate, il volume di battito si riferisce al volume di sangue pompato con ogni contrazione del cuore (cioè, ogni battito cardiaco). Quindi, la forza del polso fornisce un’idea di quanto duramente il cuore deve lavorare per pompare il sangue fuori dal cuore e attraverso il sistema circolatorio.
La forza del polso viene registrata usando una scala a quattro punti:
- 3+ Pieno, intenso
- 2+ Normale/forte
- 1+ Debole, diminuito, debole
- 0 Assente/non palpabile
Pratica su molte persone per diventare abili nella misurazione della forza del polso. Mentre si impara, è utile valutare la forza del polso insieme ad un esperto perché c’è un elemento soggettivo nella scala. Una forza 1+ (debole e filiforme) può riflettere una diminuzione del volume dell’ictus e può essere associata a condizioni come l’insufficienza cardiaca, l’esaurimento termico o lo shock emorragico, tra le altre condizioni. Una forza pari a 3+ (piena e contundente) può riflettere un aumento del volume dell’ictus e può essere associata all’esercizio e allo stress, così come a stati di salute anormali tra cui il sovraccarico di liquidi e la pressione alta.
Uguaglianza del polso
L’uguaglianza del polso si riferisce al fatto che la forza del polso è comparabile su entrambi i lati del corpo. Per esempio, palpare il polso radiale sul polso destro e sinistro allo stesso tempo e confrontare se la forza del polso è uguale. L’uguaglianza del polso viene valutata perché fornisce dati su condizioni come le ostruzioni arteriose e la coartazione aortica. Tuttavia, gli impulsi carotidei non dovrebbero mai essere palpati allo stesso tempo perché questo può diminuire e/o compromettere il flusso sanguigno cerebrale.