Reddit – explainlikeimfive – ELI5: Come guadagnano i filosofi? Come facevano in passato?

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Partiamo da questo: la mia laurea è in filosofia.

Oggi: Facciamo una distinzione tra filosofi – persone che fanno filosofia per vivere – e studenti di filosofia – persone che usano i principi generali acquisiti dallo studio approfondito della filosofia nei loro lavori quotidiani.I filosofi, quelli che fanno, tendono ad essere impiegati in campi molto limitati, tradizionalmente accademici. Sono professori universitari e autori. Fanno i loro soldi insegnando agli altri la filosofia in classi e attraverso i media (libri, video, qualsiasi cosa). Io rientro in quest’ultima categoria. Uso il mio background in filosofia sul posto di lavoro. Questo è ciò che tipicamente accade se qualcuno fa la sua laurea in filosofia e trova un lavoro decente. Io “vendo” abilità come il ragionamento induttivo e deduttivo, l’indagine razionale, l’interpretazione di materiale complesso in termini semplici, e un’eccellente comunicazione orale e scritta in una posizione che mi interessa (lavoro nello sviluppo organizzativo). Poiché vendo queste cose, più l’esperienza, posso ottenere un lavoro che fornisce. È così che io, e molti altri, facciamo soldi con la filosofia. Non siamo per nulla filosofi (a parte il tipo di albero d’ombra). Ma, se siete interessati a perseguire la laurea, sappiate che è possibile vivere (negli Stati Uniti, abbastanza bene) se lo commercializzate bene. Molti usano la filosofia per perseguire lauree avanzate o posizioni in legge (la mia amica Joy), economia (la mia amica Sara), affari (il mio amico Nate), o psicologia industriale e delle organizzazioni (io e altri due della mia coorte di laureati).

All’epoca: Dipende da quanto indietro andiamo. Socrate, Platone, Aristotele e compagnia sono sopravvissuti per due motivi. In primo luogo, l’antica Grecia aveva una cultura schiavista che consentiva una quantità significativamente maggiore di tempo libero per impegnarsi in attività come “pensare molto intensamente alle cose”. Secondo, si facevano pagare per gran parte del loro insegnamento; per esempio, Alessandro Magno fu istruito da Aristotele. Marco Aurelio, non il fondatore dello stoicismo, ma certamente una delle sue più grandi voci, era un generale e, più tardi, un imperatore; è così che si guadagnava da vivere. Tommaso d’Aquino era un membro del clero cattolico, così come Agostino. Cartesio fece da tutore alla regina di Svezia. John Locke era aristocratico e si finanziava variamente attraverso posizioni ottenute con le sue connessioni con la ricca élite europea. E così via, e così via.

Ricorderò sempre le parole iniziali del mio testo di “Introduzione alla filosofia” da matricola: Philosophia non panem torrit. La filosofia non fa il pane. I filosofi, oggi e nel corso della storia, guadagnano molto poco dal fare filosofia vera e propria e molto dall’applicarsi a qualcosa, che sia insegnare agli altri, risolvere problemi complessi o mantenere un’organizzazione.

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