Motivazione: L’applicazione della posizione prona per la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) si è evoluta, con studi recenti che si concentrano su pazienti con ARDS più grave, e l’applicazione della ventilazione prona per periodi più prolungati.
Obiettivi: Questa revisione valuta l’effetto del posizionamento prono sulla mortalità a 28 giorni (risultato primario) rispetto alla ventilazione meccanica convenzionale in posizione supina per gli adulti con ARDS.
Metodi: Abbiamo aggiornato la ricerca della letteratura da una revisione sistematica pubblicata nel 2010, cercando in MEDLINE, EMBASE e CENTRAL (fino ad agosto 2016). Abbiamo incluso studi randomizzati e controllati (RCT) che confrontavano il posizionamento in posizione prona con quello in posizione supina in adulti con ARDS sottoposti a ventilazione meccanica e abbiamo condotto analisi di sensibilità per esplorare gli effetti della durata della ventilazione prona, della ventilazione polmonare protettiva concomitante e della gravità dell’ARDS. I risultati secondari includevano il rapporto PaO2/FiO2 al giorno 4 e una valutazione degli eventi avversi. Le meta-analisi hanno utilizzato modelli di effetti casuali. La qualità metodologica degli RCT è stata valutata utilizzando lo strumento Cochrane risk of bias, e la qualità metodologica del corpo complessivo delle prove è stata valutata utilizzando le linee guida GRADE (Grading of Recommendations Assessment, Development, and Evaluation).
Risultati: Otto RCT hanno soddisfatto i criteri di ingresso e hanno incluso 2.129 pazienti (1.093 proni). La meta-analisi non ha rivelato alcuna differenza nella mortalità (rapporto di rischio, 0,84; intervallo di confidenza al 95%, 0,68-1,04), ma le analisi di sottogruppo hanno trovato una mortalità più bassa con 12 ore o più di durata prona (cinque studi; RR, 0,74; 95% CI, 0,56-0,99) e per i pazienti con ARDS da moderata a grave (cinque studi; RR, 0,74; 95% CI, 0,56-0,99). Il rapporto PaO2/FiO2 al giorno 4 per tutti i pazienti era significativamente più alto nel gruppo di posizionamento prono (differenza media, 23,5; 95% CI, 12,4-34,5). Il posizionamento prono è stato associato a tassi più elevati di ostruzione del tubo endotracheale e di piaghe da decubito. Il rischio di distorsione era basso in tutti gli studi.
Conclusioni: Il posizionamento in posizione prona è in grado di ridurre la mortalità tra i pazienti con ARDS grave se applicato per almeno 12 ore al giorno.