Storia

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Come innumerevoli altri, Alfred Wegener notò che la costa occidentale dell’Europa e dell’Africa aveva più o meno la stessa forma di quella orientale del Nord e Sud America. Era come se una volta fossero state unite e fossero state separate, e il vuoto fosse stato colmato dall’Oceano Atlantico. Pur avendo una formazione da astronomo e lavorando come meteorologo, Wegener visitò le coste dell’Atlantico e scoprì che le rocce e i fossili su un lato dell’oceano corrispondevano a quelli sull’altro lato. Wegener propose che i continenti si stavano allontanando. Fu condannato dai geologi come estraneo e ignorato. Ma l’idea prese piede e le prove dello spostamento dei continenti si accumularono lentamente. Di particolare rilievo fu la scoperta di allineamenti alternati di campi magnetici nelle rocce del fondo del mare vicino a quelli che ora sono chiamati centri di diffusione, come il Mid-Atlantic Ridge. Nel 1960, Harry Hess e Robert Dietz misero insieme i pezzi e dimostrarono che Wegener aveva ragione, mettendo l’idea della tettonica a placche su un terreno solido. Il lavoro unificante di Hess (e di altri) si rivelò uno dei concetti più importanti della geologia perché spiegava così tante cose: la diffusione dei fondali marini, la costruzione delle montagne, la distribuzione dei vulcani e dei terremoti e come sono collegati, i movimenti delle faglie e molto altro ancora.
La faglia di San Andreas ricevette il suo nome da Andrew Lawson dopo il terremoto del 1906. La chiamò così per il lago San Andreas, un laghetto modificato dall’uomo nella contea di San Mateo attraverso il quale passa la faglia. Il lago fu nominato da Gaspar de Portola nel 1769 che si accampò vicino al (allora) piccolo specchio d’acqua (vedi link etimologia sotto).
La più antica registrazione documentata di un terremoto viene dalla Cina, nel 1831 a.C. dalla provincia di Shandong. Anche le registrazioni storiche più complete vengono dalla Cina, a partire dal 780 a.C. durante la dinastia Zhou in Cina.

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